Se a viaggiare non fosse un illustratore accompagnato dal suo carnet de voyage, ma fosse il carnet stesso a viaggiare, da una città all’altra, da un illustratore all’altro, quante cose potrebbe raccontare?
Pagine dai bordi arrotondati, bianche, ancora tutte da sporcare trattenute da un elastico.
È un taccuino da disegno, un oggetto semplice e pulito che si trasforma man mano: ogni pagina conduce a territori inesplorati, sconosciuti, con percorsi e dimensioni inaspettati.
Le pagine si imbarcano, si riempiono e arricchiscono di immagini, segni diversi, ognuna col suo carico di riflessioni personali e astratte.
Un oggetto anonimo ma prezioso: un accumulo di suggestioni, schizzi, idee ed emozioni. Cattura i dettagli, permettendo di fissare sulla carta l’unicità di un’esperienza. Talvolta può racchiudere l’essenza di un viaggio, le mappe mentali e le tracce di un’esperienza personale.
Ogni viaggio può condurci in territori prima inesplorati, sconosciuti, a contatto con realtà differenti dalla solita quotidianità, con percorsi e dimensioni inaspettati. L’importante è che non segua strade già battute, e che sia un viaggio dell’istinto: solo così potrà trasformarsi, tappa dopo tappa, in una affascinante trasformazione interiore.
E’ un viaggio fisico, un viaggio metaforico, un viaggio corale di oltre 50 “matite erranti”: un prezioso accumulo di suggestioni, illustrazioni emozionanti, idee originali.
Le tappe del Carnet Itinerante sono le scrivanie degli illustratori che gli hanno aperto la porta in città diverse, riempiendolo di colore, inchiostri e matite, passamano, inviti e biciclettate: ogni pagina ha una storia e un carattere diverso.
Ogni passaggio (rigorosamente a mano) è un nuovo pezzetto di storia.
Questa l’idea di base da cui ha origine il progetto del Carnet Itinerante, ideato e sviluppato dall’associazione Circolarte nell’ambito del progetto “In Cammino”, indagine artistica sul tema del viaggio.
Alcuni tra i migliori artisti e illustratori del panorama italiano ed estero, sono invitati a interpretare il tema del viaggio su un taccuino itinerante, che da Torino si sposta di città in città, sia in Italia che in Europa, per poi infine farvi ritorno una volta completato il suo itinerario.
Le sue pagine si riempiono e arricchiscono, di volta in volta, di immagini, segni e pennellate di colore, ognuno col suo carico di riflessioni personali e astratte. Ogni pagina è un pezzetto del viaggio compiuto. Passando di mano in mano, il taccuino raccoglie le storie di tutti i viaggiatori solitari.
E così il Carnet Itinerante si trasformerà, in ultimo, in un viaggio contemplativo per raccontare il senso dell’esplorazione interiore di tante “matite erranti”.
Il carnet itinerante è partito da Torino il 28 luglio 2015 ed sta viaggiando per l’Italia.
Segui le tappe del carnet itinerante e scopri gli artisti che hanno aderito al progetto nella sezione news o sui social con l’hashtag #carnetitinerante.
Tanti gli artisti che hanno aderito a questa iniziativa:
Annalisa Bollini, Dalia Del Bue, Andrea Musso, Ilaria Urbinati, Davide Bonazzi, Resli Tale, Martina Vanda, Elisa Vallarino, Simona Traina, Elisa Talentino, Marco Soma, Mauro Sacco, Alex Raso, Laura Pugno, Francesco Poiana, Gabriele Pino, Chiara Pasqualotto, Marco Paschetta, Simone Massoni, Tullia Masinari, Carla Manea, Marina Marcolin, Gioia Marchegiani, Carolina Grosa, Gianluca Ku Garofalo, Gianluca Foli, Chiara Fedele, Ilaria Falorsi, Paolo d’Altan, Marco Cazzato, Francesco Chiacchio, Anna Castagnoli, Andrea Calisi, Vittorio Bustaffa, Rossana Bossu, Chiara Morra Valentina Biletta, Elisabetta Benfatto, Monica Barengo, Riccardo Guasco, Mauro Mazzara, Madeleine Frochaux, Roberta Vottero, Alessia Bravo, Laura Barella, Cinzia di Felice, Francesca Chessa, Massimo Polello
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Il #carnetitinerante è stato realizzato appositamente per il progetto dall’azienda torinese 13sedicesimi:
105 pagine, carta matelica gesso 180g copertina in cartone naturale, 61 pagine bianche numerate con indice. Carta con fibre di cotone, 180 g/m2. 217×160 mm.
Il carnet è completato ed è alla ricerca di un editore 🙂
Foto: Ivano Piva
Video: Gabriel Daccardi – Francesco Ubertalli
Hanno supportato il progetto: